LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE T
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. IACOBELLIS Marcello – rel. Presidente –
Dott. MOCCI Mauro – Consigliere –
Dott. LA TORRE Maria Enza – Consigliere –
Dott. CRICENTI Giuseppe – Consigliere –
Dott. DELLI PRISCOLI Lorenzo – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA PER CORREZIONE ERRORE MATERIALE sul ricorso 10880/2018 proposto da:
COMUNE DI MERLINO, in persona del Sindaco e legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA SAN NICOLA DE’
CESARINI 3, presso lo studio dell’avvocato LUCA VIANELLO, che lo rappresenta e difende unitamente agli avvocati SIMONA MONTORFANO, TOMMASO LANDI;
– ricorrente –
contro
PRYSMIAN CAVI E SISTEMI ITALIA SRL;
– intimata –
avverso l’ordinanza n. 2271/2018 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE di ROMA, depositata il 30/01/2018;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio non partecipata del 12/09/2018 dal Presidente Relatore Dott. MARCELLO IACOBELLIS.
FATTO E DIRITTO
Rilevato che il Comune di Merlino ha proposto ricorso per la correzione dell’errore materiale contenuto nell’ordinanza di questa Corte n. 2271/18 laddove è stato omesso l’importo delle spese liquidate in suo favore;
ritenuta l’ammissibilità dell’istanza (SS.UU. 16415/2018);
letto l’art. 391 bis c.p.c.;
ritenuto di dover pertanto procedere alla correzione richiesta liquidando in favore del Comune di Merlino la somma di Euro 6.000,00 oltre al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15%, ed oltre agli accessori di legge.
PQM
la Corte accoglie il ricorso e dispone la correzione della ordinanza in questione nel senso che: laddove leggesi “condanna la contribuente a rifondere al Comune di Merlino le spese processuali che liquida in Euro (valore della causa Euro 192.768), oltre al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15%, ed oltre agli accessori di legge”; debba leggersi ed intendersi: “condanna la contribuente a rifondere al Comune di Merlino le spese processuali che liquida in Euro 6.000,00, oltre al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15%, ed oltre agli accessori di legge”.
Così deciso in Roma, il 12 settembre 2018.
Depositato in Cancelleria il 11 ottobre 2018