Corte di Cassazione, sez. VI Civile, Ordinanza n.1368 del 18/01/2022

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LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRECO Antonio – Presidente –

Dott. MOCCI Mauro – rel. Consigliere –

Dott. CATALDI Michele – Consigliere –

Dott. CROLLA Cosmo – Consigliere –

Dott. LUCIOTTI Lucio – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 29794-2017 proposto da:

AGENZIA DELLE ENTRATE, *****, in persona del Direttore pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI, 12, presso AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la rappresenta e difende, ope legis;

– ricorrente-

contro

FIGLINE AGRITURISMO SRL, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DELLA CONCILIAZIONE, 44, presso lo studio dell’avvocato MAURIZIO BRIZZOLARI, che la rappresenta e difende;

– controricorrente –

avverso la sentenza n. 2188/13/2016 della COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DELLA TOSCANA, depositata il 14/12/2016;

udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio non partecipata del 16/11/2021 dal Consigliere Relatore Dott. MAURO MOCCI.

RILEVATO

che la Corte, costituito il contraddittorio camerale sulla relazione prevista dall’art. 380 bis c.p.c., delibera di procedere con motivazione semplificata;

che l’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione nei confronti della sentenza della Commissione tributaria regionale della Toscana che aveva rigettato il suo appello contro la decisione della Commissione tributaria provinciale di Prato. Quest’ultima, a sua volta, aveva accolto il ricorso della s.r.l. Figline Agriturismo avverso un avviso di accertamento IRES, IVA e IRAP, relativo all’anno 2006.

CONSIDERATO

che il ricorso è affidato ad un unico motivo, col quale l’Agenzia, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., n. 3, invoca violazione e falsa applicazione della L. n. 212 del 2000, art. 12, comma 7, del D.P.R. n. 600 del 1973, artt. 32 e 39, del D.P.R. n. 602 del 1973, artt. 51 e 54;

che l’attività dell’Ufficio si sarebbe esplicata “a tavolino” e che la CTR avrebbe errato nel non distinguere le diverse ipotesi di attività d’indagine o, comunque, nel non aver verificato l’onere del contribuente di enunciazione in concreto delle sue ragioni e della loro rilevanza;

che l’intimata ha resistito con controricorso;

che, in data 8 aprile 2019, la società controricorrente ha presentato istanza di sospensione, ai sensi del D.L. n. 119 del 2018, art. 6, e che tale sospensione è stata accordata dalla Corte con ordinanza interlocutoria depositata il 3 giugno 2019;

che, in data 4 novembre 2021, la s.r.l. Figline Agriturismo ha depositato memoria, contenente la prova del pagamento delle somme dovute per la definizione della lite.

P.Q.M.

dichiara l’estinzione del giudizio.

Così deciso in Roma, il 16 novembre 2021.

Depositato in Cancelleria il 18 gennaio 2022

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