Corte di Cassazione, sez. III Civile, Ordinanza n.625 del 11/01/2022

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LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Presidente –

Dott. DI FLORIO Antonella – Consigliere –

Dott. RUBINO Lina – Consigliere –

Dott. VINCENTI Enzo – Consigliere –

Dott. ROSSETTI Marco – rel. Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso n. 37906/19 proposto da:

A.M.M.M.K., elettivamente domiciliato a Milano, via Comelico n. 3, presso l’avvocato Luigi Aleramo Rossi, che lo difende in virtù di procura speciale apposta in calce al ricorso;

– ricorrente –

contro

Ministero dell’Interno;

– resistente –

avverso il decreto del Tribunale di Milano 31.10.2019 n. 8552;

udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 29 ottobre 2021 dal Consigliere relatore Dott. Marco Rossetti.

FATTI DI CAUSA

1. A.M.M.M.K., cittadino egiziano, ha impugnato per cassazione il decreto 31.10.2019 n. 8552, con cui il Tribunale di Milano ha rigettato la sua domanda di protezione internazionale.

Il Ministero dell’Interno non ha notificato controricorso, ma solo depositato un “un atto di costituzione”, al fine di partecipare all’eventuale discussione in pubblica udienza.

RAGIONI DELLA DECISIONE

1. E’ superfluo dar conto dei motivi di ricorso, in quanto quest’ultimo va dichiarato inammissibile per difetto di procura.

La procura conferita dal ricorrente all’avvocato Luigi Aleramo Rossi è infatti redatta su un foglio autonomo, materialmente congiunto al ricorso, e privo di qualsiasi riferimento a quest’ultimo.

In essa si legge: “io sottoscritto (…) delego a rappresentarmi e difendermi nel presente procedimento e in ogni successiva fase e grado, in ogni stato e grado, compreso quello di Cassazione e delle eventuali fasi esecutive nonché nelle eventuali precedenti fasi di negoziazione assistita e/o mediazione nonché altresì (sic) nelle fasi di esecuzione, opposizione, incidentale e cautelare, l’avv. Luigi Aleramo Rossi (…) conferendogli tutte le facoltà inerenti al mandato alle liti, comprese quelle di farsi sostituire, transigere, conciliare, nominare altri procuratori, eleggere domicilio, chiamare terzi, proporre domande riconvenzionali, proporre appello incidentale, rilasciare quietanza, rinunciare agli atti ed accettarne la rinuncia”.

La procura prosegue con la dichiarazione di avvenuta informazione sulla procedura di mediazione e di negoziazione assistita.

Procure siffatte sono state già, e ripetutamente, ritenute da questa Corte prive del requisito della specialità e quindi nulle.

Da un lato, infatti, non consentono di individuare con certezza il provvedimento impugnato (nel caso di specie si parla unicamente di “presente procedimento”); dall’altro la procura contiene previsioni (come l’attribuzione della facoltà di “chiamare in causa terzi” o “proporre appello incidentale” incompatibili col giudizio di legittimità (ex multis, in tal senso, Sez. 1 -, Ordinanza n. 15211 del 16/07/2020, Rv. 658251 – 01; Sez. 6 – 1, Ordinanza n. 7137 del 13/03/2020, Rv. 657556 – 01; Sez. 1 -, Ordinanza n. 4069 del 18/02/2020, Rv. 657063 – 01; Sez. 6 – 1, Ordinanza n. 2342 del 03/02/2020, Rv. 656643 – 01).

2. Non è luogo a provvedere sulle spese, dal momento che la parte intimata non ha svolto attività difensiva.

P.Q.M.

(-) dichiara inammissibile il ricorso;

(-) ai sensi del D.P.R. n. 115 del 2002, art. 13, comma 1 quater, dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte del ricorrente, di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello previsto per il ricorso a norma dello stesso art. 13, comma 1-bis, se dovuto.

Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della Sezione Terza Civile della Corte di Cassazione, il 29 ottobre 2021.

Depositato in Cancelleria il 11 gennaio 2022

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