Piccole e medie imprese in crisi - Museo del ricordo - Magistratura onoraria - Medici del corpo della polizia penitenziaria - Garante dei diritti delle persone con disabilità

Consiglio dei Ministri n.68 del 31/01/2024

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Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 68

31 Gennaio 2024

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 31 gennaio 2024, alle ore 11.59 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

PICCOLE E MEDIE IMPRESE IN CRISI

Disposizioni urgenti a tutela dell’indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria (decreto legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un decreto legge relativo a misure per il sostegno e l’accesso alla liquidità delle piccole e medie imprese che forniscono beni e servizi a imprese di carattere strategico ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria. Alle imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della posizione debitoria delle imprese è concessa a titolo gratuito, senza valutazione, la garanzia del Fondo di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, fino alla misura: dell’80 per cento dell'importo dell’operazione finanziaria, nel caso di garanzia diretta; del 90 per cento dell’importo dell’operazione finanziaria del primo livello, nel caso di riassicurazione. Per l’accesso, le imprese devono aver prodotto, negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70 per cento del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure. 

Può essere altresì richiesto un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di importanza minore (“de minimis”) e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50 per cento del contrattuale. 

I crediti vantati dalle imprese o dai cessionari nei confronti di imprese committenti ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria sopra definiti sono prededucibili ai sensi dell'articolo 6 del codice della crisi e dell’insolvenza, ove riferiti a prestazioni di beni e servizi, anche di autotrasporto e movimentazione di attrezzature, beni, prodotti e personale, strumentali a consentire la funzionalità produttiva degli impianti.

Ai lavoratori subordinati, impiegati da datori di lavoro del settore privato che sospendono o riducono l’attività in conseguenza della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa di imprese come sopra definite, è riconosciuta per il 2024 dall'INPS un’integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa, in misura pari a quella prevista dall’articolo 3 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, per un periodo non superiore a sei settimane. Il nesso causale è individuato nella monocommittenza o nell’influsso gestionale prevalente esercitato dall’impresa committente. Al fine di garantire continuità aziendale e sicurezza nei luoghi di lavoro, con apposito accordo quadro tra le associazioni datoriali e le associazioni sindacali più rappresentative, da stipularsi presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sono individuate le modalità di sospensione e riduzione dell’attività lavorativa anche con ricorso alla rotazione dei lavoratori. Le integrazioni di cui al presente articolo sono incompatibili con i trattamenti di integrazione salariale di cui al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148. Le integrazioni sono erogate direttamente dai datori di lavoro alla fine di ogni periodo di paga e il relativo importo è rimborsato dall’INPS. In alternativa, i datori di lavoro possono richiedere che il sostegno sia pagato direttamente dall’INPS. 

MUSEO DEL RICORDO

Istituzione del Museo del Ricordo in Roma (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, ha approvato un disegno di legge per l’istituzione del Museo del Ricordo in Roma.

Il Museo avrà lo scopo di contribuire a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, di ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, dell’esodo dalle loro terre e della più complessa vicenda del confine orientale italiano, anche in coerenza con le finalità di cui alla legge 30 marzo 2004, n. 92, di istituzione del «Giorno del ricordo».

Le norme stabiliscono che alla gestione del museo provveda la “Fondazione Museo del Ricordo”, ente di diritto privato costituito dal Ministero della cultura, ai sensi degli articoli 112 e 113 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Alla Fondazione possono partecipare, oltre al Ministero della Cultura, la Regione Lazio e altri soggetti pubblici e privati. La Fondazione Museo del Ricordo è sottoposta alla vigilanza del Ministero della Cultura.

MAGISTRATURA ONORARIA

Modifiche alla disciplina della magistratura onoraria del contingente ad esaurimento (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha approvato un disegno di legge che introduce modifiche alla disciplina della magistratura onoraria del contingente ad esaurimento.

Il disegno di legge, collegato alla manovra di finanza pubblica per l’anno 2024, interviene con modifiche ed integrazioni sul decreto legislativo 13 luglio 2017, n. 116, di riforma organica della magistratura onoraria e introduce norme che troveranno applicazione esclusivamente con riguardo ai magistrati onorari già in servizio alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo.

Il provvedimento opera una revisione del regime giuridico, economico e previdenziale dei magistrati onorari già in servizio e ne regola compiutamente il rapporto di lavoro, inquadrandoli espressamente come “lavoratori subordinati”.

Si introduce, in particolare, una disciplina che riguarda i seguenti aspetti:

  • orario di lavoro di 40 ore settimanali per i magistrati che hanno optato per il regime di esclusività e di 16 ore settimanali, pari a due giorni a settimana, per i magistrati che non hanno optato per il regime di esclusività;
  • permessi, assenze e congedi, con previsione dell’applicazione ai magistrati confermati del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del Comparto funzioni centrali, relativo al personale dell’amministrazione giudiziaria, con conseguente regolazione del periodo di comporto;
  • destinazione in supplenza, nei casi di assenza o impedimento dei magistrati professionali, che può essere disposta nei limiti definiti dalla norma e in presenza di eccezionali esigenze di servizio;
  • ferie, con previsione della disciplina dell’impegno dei magistrati onorari confermati durante il periodo feriale e del correlativo diritto al godimento del periodo di riposo, fissando un regime analogo a quello previsto per i magistrati onorari assunti dopo l’entrata in vigore della riforma;
  • trasferimenti a domanda dei magistrati onorari confermati nell’ambito del distretto di Corte d’Appello presso cui esercitano le funzioni, con applicabilità al magistrato onorario confermato delle agevolazioni previste dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • procedura di valutazione di idoneità professionale, regime di responsabilità disciplinare (con estensione del sistema disciplinare previsto per i magistrati ordinari), ipotesi di decadenza dall’incarico per inosservanza del regime di incompatibilità o dell’impegno lavorativo assunto e di sospensione del rapporto del magistrato onorario confermato per motivi familiari, concorsuali, elettorali o per l’espletamento di incarichi politici o incarichi amministrativi, temporaneamente incompatibili con l’esercizio delle funzioni giudiziarie onorarie;
  • adeguamento al costo della vita del compenso, secondo un meccanismo analogo a quello previsto per i magistrati ordinari e riscatto delle annualità di esercizio delle funzioni onorarie con oneri a carico dell’interessato.

Si detta, inoltre, una nuova disciplina del compenso, non più parametrata a quello previsto per il personale amministrativo giudiziario di Area III, ma definita in via autonoma. Si prevede, in particolare, che ai magistrati onorari confermati, che esercitano le funzioni in via esclusiva, sia corrisposto un compenso annuo al netto degli oneri riflessi a carico dello Stato, erogato in tredici mensilità, di euro 58.840, oltre al trattamento per l’esclusivo esercizio delle funzioni onorarie, da corrispondersi in ogni caso di cessazione del rapporto. Ai magistrati onorari confermati, che esercitano le funzioni in via non esclusiva, viene, invece, corrisposto un compenso annuo al netto degli oneri riflessi a carico dello Stato, erogato in dodici mensilità, di euro 20.000.

Quanto al regime previdenziale e fiscale, si recepisce il sistema (iscrizione all’assicurazione generale obbligatoria o alla gestione separata) già introdotto dal decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, rispetto al quale viene dettata una più compiuta disciplina.

Si disciplinano le funzioni e i compiti dei magistrati onorari confermati, con differenziazione tra “giudici onorari” e “viceprocuratori onorari” e si chiarisce che l’applicazione dei magistrati onorari confermati al collegio è ammessa solo ricorrendo esigenze temporanee o situazioni emergenziali.

Si stabilisce, infine, la rimessione nei termini per la richiesta di conferma a favore dei magistrati onorari che non l’avessero presentata. Quanto all’opzione per l’esclusività, si prevede, in via generale, che i magistrati confermati possono chiedere di esercitare l’opzione entro il 31 luglio di ogni anno successivo a quello di immissione nel ruolo e, in via transitoria, tale richiesta può in ogni caso essere esercitata nel termine di trenta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento.

MEDICI DEL CORPO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA

Regolamento per la disciplina delle procedure di accesso alla qualifica iniziale della carriera dei medici del Corpo di Polizia penitenziaria, il percorso di formazione iniziale, la progressione in carriera, l’aggiornamento professionale, la formazione specialistica e la regolazione dell’attività libero-professionale del personale medico del Corpo (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, per la disciplina delle procedure di accesso alla qualifica iniziale della carriera dei medici del Corpo di Polizia penitenziaria, il percorso di formazione iniziale, la progressione in carriera, l’aggiornamento professionale, la formazione specialistica e la regolazione dell’attività libero professionale del personale medico del Corpo, in attuazione del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, che ha istituito la carriera dei medici del Corpo di polizia penitenziaria.

In merito all’accesso a tale carriera, il regolamento stabilisce i requisiti di partecipazione e le cause di esclusione, la modalità del concorso pubblico, per titoli ed esami e la tipologia delle prove d'esame, consistenti in due prove scritte ed una prova orale, la necessità dell'accertamento dell'idoneità fisica e psicoattitudinale dei candidati, così come per l'omologo personale della Polizia di Stato, i titoli valutabili e i relativi punteggi ad essi assegnati. Ad ogni tipo di prova corrisponde una diversa commissione valutatrice.

I vincitori del concorso sono ammessi a frequentare un corso di formazione presso la Scuola superiore dell'esecuzione penale, della durata di sei mesi.

Si introduce anche la disciplina relativa alla progressione in carriera nei gradi già previsti dalle norme in vigore. Si prevedono, inoltre, specifici e obbligatori percorsi formativi per l’aggiornamento professionale e la formazione specialistica dei medici.

Infine, si regolamenta l'attività libero-professionale, stabilendo che non sono applicabili le norme relative alle incompatibilità inerenti all'esercizio delle attività libero-professionali, fermo restando il divieto di svolgere attività libero-professionale, a titolo oneroso, nei confronti del personale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità e nei procedimenti medico-legali nei quali sono coinvolte le predette Amministrazioni.

GARANTE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

Istituzione del garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 22 dicembre 2021, n. 227 (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, ha approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo che istituisce il garante dei diritti delle persone con disabilità. Il testo ha ottenuto l’intesa della Conferenza unificata e tiene conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.

CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato di autorizzare il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a esprimere il parere favorevole del Governo in relazione all’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2022-2024, sottoscritta il 9 gennaio 2024, dall’ARAN e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria. Sull’ipotesi sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Comitato di settore per le Autonomie locali e quello delle Regioni e delle Province autonome.

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la nomina della dott.sa Elisabetta Midena, dirigente dell’Autorità nazionale anticorruzione, a Consigliere della Corte dei conti;
  • su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina del Dirigente superiore della Polizia di Stato dott. Roberto Massucci a Dirigente generale di pubblica sicurezza, il collocamento in posizione di fuori ruolo del Dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Paolo Sartori, il rientro dalla posizione di fuori ruolo del Dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Andrea Valentino e il rientro dalla posizione di disponibilità del Dirigente generale di pubblica sicurezza dott. Francesco Montini;
  • su proposta del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, visti i pareri favorevoli delle competenti Commissioni parlamentari, la nomina dell’avv. Gabriele Fava a Presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale – INPS e la nomina del prof. Fabrizio D’Ascenzo a Presidente dell’Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), per la durata di un quadriennio a decorrere dalla data di insediamento del Consiglio di amministrazione.

INFORMATIVE

Il Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha svolto una informativa in merito all’iter di predisposizione del disegno di legge, collegato alla legge di bilancio, relativo alla “economia blu”, cioè sull’uso economico del mare e sugli interventi per promuovere investimenti in ricerca, sperimentazione, messa in sicurezza ambientale e valorizzazione economica dell’ambito marino.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha svolto due informative, la prima in merito ai collegati alla legge di bilancio in materia di politiche spaziali e di sostegno all’industria spaziale e in materia di “tecnologie innovative”, la seconda relativa alla celebrazione, il prossimo 15 aprile, della prima “Giornata nazionale del Made in Italy”, istituita dalla legge quadro 27 dicembre 2023, n. 206.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha svolto un’informativa e un aggiornamento sull’attuazione del federalismo regionale nell’ambito dell’obiettivo PNRR M1C1-119 in materia di federalismo fiscale. È stato fornito un aggiornamento sulle attività sinora svolte per il raggiungimento del suddetto obiettivo.

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato sedici leggi regionali e ha quindi deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Lazio n. 20 del 07/12/2023, recante “Disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (attuazione della direttiva 96/92/ce recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica) e successive modifiche. Legge regionale di adeguamento agli obblighi Europei”; 
  2. la legge della Regione Basilicata n. 44 del 14/12/2023, recante “Norme per la sicurezza nella pratica degli sport invernali”; 
  3. la legge della Regione Basilicata n. 47 del 14/12/2023, recante “Misure per il potenziamento dello screening di popolazione sui tumori eredo-familiari e istituzione del programma di valutazione del rischio per pazienti e famiglie con mutazione genetiche”; 
  4. la legge della Regione Molise n. 5 del 15/12/2023, recante “Adeguamento della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Modifica dell’articolo 2 della legge regionale 25 luglio 2013, n. 9 (copertura dell'anticipazione di liquidità ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64. Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio 2013 e al bilancio pluriennale 2013-2015)”; 
  5. la legge della Regione Veneto n. 29 del 12/12/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 21 novembre 2008, n. 21 “Disciplina degli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve” in materia di costituzione coattiva di servitù”; 
  6. la legge della Regione Lazio n. 21 del 18/12/2023, recante “Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici e agli interventi assistiti con gli equidi. Disposizioni ulteriori urgenti”; 
  7. la legge della Regione Lazio n. 22 del 18/12/2023, recante “Disposizioni per la promozione degli istituti tecnologici superiori (Its Academy)”; 
  8. la legge della Regione Lombardia n. 7 del 15/12/2023, recante “Modifiche alla l.r. 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale)”; 
  9. la legge della Regione Marche n. 23 del 07/12/2023, recante “Iniziative finalizzate alla valorizzazione delle Marche come terra del benessere e della qualità della vita”; 
  10. la legge della Regione Molise n. 8 del 21/12/2023, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione della regione Molise per l’anno 2024”; 
  11. la legge della Regione Piemonte n. 35 del 19/12/2023, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2024 e disposizioni finanziarie”; 
  12. la legge della Regione Piemonte n. 36 del 19/12/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 19 luglio 2023, n. 12 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale)”; 
  13. la legge della Regione Puglia n. 35 del 19/12/2023, recante “XI legislatura - 19° provvedimento di riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”; 
  14. la legge della Regione Basilicata n. 48 del 22/12/2023, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Basilicata e dei suoi organismi ed enti strumentali per l’esercizio finanziario 2024”; 
  15. la legge della Regione Basilicata n. 49 del 22/12/2023, recante “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022 dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata - EGRIB”; 
  16. la legge della Regione Basilicata n. 50 del 22/12/2023, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (EGRIB)”.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 12.46.

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