Buona Pasqua ai detenuti!

Articolo del 31/03/2024

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Solo umanizzando questi luoghi

di solitudine e di sofferenza,

si può aiutare chi è privato

momentaneamente della libertà personale,

verso un vero recupero della persona.

Le parole di don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani delle carceri italiane, ci ricordano che gli istituti di pena non dovrebbero essere considerati come luoghi di emarginazione dove custodire la sicurezza della società, ma uno stimolo di rinascita.

L’art. 27, comma 3, della Costituzione stabilisce che le pene “devono tendere alla rieducazione del condannato”. Tale funzione rieducativa si sostanzia in tutti quegli interventi atti a favorire il recupero del detenuto ad una vita in società.

E dal momento che la Pasqua è una festa di rinascita, di vita nuova, dedichiamo uno speciale augurio ai detenuti, i quali affrontano questo percorso di recupero, non sempre facile, per raggiungere l’auspicata rinascita.

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