Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 21 ottobre 2024, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che adotta il Codice degli Incentivi, in attuazione dell'articolo 3, commi 1 e 2, lettera b), della legge 27 ottobre 2023, n. 160.
Questo testo mira a riordinare l'offerta degli incentivi statali, rafforzando il coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali e semplificando le procedure e la relativa strumentazione tecnica. L'adozione del Codice degli Incentivi permette di superare la frammentazione esistente, creando un sistema di regole completo e organico. La Commissione europea ha sostenuto questa riforma, inserendola nella revisione del PNRR e nel capitolo dedicato a Re-Power EU, individuandola come una possibile best practice a livello europeo.
Il testo è composto da 29 articoli, suddivisi in 5 Capi, e attraversa tutto il processo connesso alla realizzazione del sostegno pubblico mediante incentivi alle imprese, definito come il "ciclo di vita dell'incentivo": programmazione, progettazione, attuazione, pubblicità e valutazione dei risultati.
Uno dei tratti qualificanti della proposta è la centralità degli strumenti digitali, a partire dal Registro nazionale degli aiuti di Stato e dalla piattaforma telematica Incentivi.gov.it, entrambi gestiti dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Questi strumenti saranno potenziati e verranno sviluppati nuovi servizi a supporto delle diverse attività del ciclo di vita delle agevolazioni, formando il "Sistema Incentivi Italia".
Un altro aspetto rilevante è la standardizzazione e razionalizzazione dei processi di utilizzo, richiesta e applicazione degli incentivi. Sono introdotte disposizioni per uniformare i principali contenuti dei bandi adottati dalle amministrazioni competenti, con la previsione di un "bando-tipo" in materia di incentivi alle imprese.
Vengono inoltre introdotti strumenti di programmazione dell'intervento pubblico in funzione dei risultati. La realizzazione del Programma Triennale degli Incentivi sarà supportata da attività valutative previste durante l'intero ciclo di vita dell'agevolazione. A tal fine, sarà istituito presso il MIMIT il "Tavolo Permanente degli Incentivi", una sede stabile di confronto tra le Amministrazioni responsabili dello Stato, delle Regioni e delle Province Autonome.
Infine, viene introdotta una disciplina che regola le cause di esclusione all'accesso alle agevolazioni, come la sussistenza di una causa interdittiva in materia di documentazione antimafia, violazioni delle norme in materia di contributi previdenziali e mancata assicurazione per danni da calamità naturale.
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