In vista del concorso per 400 posti di magistrato indetto con il D.M. dell'8 aprile 2024, il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria ha pubblicato due avvisi riguardanti le regole per la consultazione dei testi, la valutazione dei codici e l'elenco degli oggetti ammessi e vietati durante le prove scritte. Queste indicazioni sono fondamentali per garantire la regolarità del concorso e prevenire comportamenti scorretti.
Secondo quanto stabilito dall’art. 16-bis del D.L. n. 118/2021, che modifica l'art. 7 del R.D. n. 1860/1925, i candidati possono consultare soltanto testi dei codici, leggi e decreti dello Stato, previamente comunicati alla Commissione e approvati dopo verifica.
Non sono ammessi codici annotati, illustrati o commentati, nemmeno con appunti manuali, ad eccezione dei riferimenti alle pronunce della Corte costituzionale, come specificato nell'art. 11, comma 4 del D.L. 1° aprile 2021, n. 44. Inoltre, sono vietati codici con mappe esplicative, tabelle o altre aggiunte, siano esse inserite negli indici o in altre sezioni.
È proibito utilizzare stampe private o fotocopie di testi normativi. Tuttavia, è consentito portare codici dotati di indici cronologici, analitico-alfabetici o sommari. La Commissione può controllare i codici e i testi ammessi in qualsiasi momento durante la prova.
In base all'art. 2 del D.M. 4.12.2023, i candidati devono indicare nome, cognome e data di nascita sia sulla copertina esterna che sulla prima pagina interna dei codici. Inoltre, è vietato portare via i codici non più utilizzabili al termine delle prove scritte, salvo nei casi di ritiro.
Il possesso di codici artefatti comporta la denuncia penale.
Durante le prove, è consentito portare con sé:
Oggetti non consentiti
Gli oggetti vietati includono: