Le operazioni di mergers and acquisitions (M&A) rappresentano transazioni complesse che richiedono una solida base contrattuale per garantire la chiarezza e la tutela degli interessi delle parti coinvolte. La contrattualistica in questo ambito si articola in diverse fasi, ciascuna caratterizzata da specifici documenti legali, essenziali per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni.
Di questo tema ne abbiamo parlato con l'avv. Federico Gioffrè in un webinar gratuito organizzato da Lexenia e presentato da Mister Lex il 12 novembre 2024 dal titolo "Introduzione alla contrattualistica nelle Operazioni di M&A".
I principali step delle operazioni di M&A sono:
La lettera di intenti è un documento preliminare e non vincolante in cui le parti concordano alcuni elementi da includere nel contratto di acquisizione. Definiscono le fasi della trattativa e si impegnano a proseguirla in buona fede. La stipula del contratto di acquisizione è vista come una possibilità, non un obbligo. Il potenziale acquirente si impegna a svolgere la due diligence, mentre entrambe le parti assumono obblighi di riservatezza sull'esistenza e sui termini delle negoziazioni. Vengono inoltre protetti eventuali aspetti di proprietà intellettuale, know-how e il personale della società target. Spesso è prevista un'esclusiva, attraverso cui le parti si obbligano a non intraprendere negoziazioni parallele con altri soggetti terzi, scandendo così le fasi delle negoziazioni prima di giungere al closing dell'operazione.
La due diligence consiste nella raccolta e analisi di documenti, dati e informazioni riguardanti la società target da parte dei consulenti del compratore, del venditore o di altri soggetti interessati all'operazione, come istituti finanziatori. Si concordano con il venditore una serie di attività preliminari e propedeutiche all'acquisizione, di cui il compratore è diventato consapevole durante la due diligence, come ad esempio lavori di adeguamento di impianti o la scissione di un ramo d'azienda. È fondamentale verificare la qualità e l'accuratezza della documentazione fornita dal venditore e/o dalla target.
Perché si svolge la due diligence dal punto di vista del venditore?
In alcuni contratti di acquisizione, si stabilisce che i vizi o le problematiche resi noti dal venditore al compratore dispensano il venditore dagli obblighi di indennizzo. Tali disclosure sono contenute in specifici allegati al contratto, talvolta riuniti in un unico documento denominato Disclosure Schedule. La due diligence serve quindi al venditore per individuare le difformità da inserire nelle disclosure.
Il contratto preliminare ha natura vincolante e comporta un impegno a vendere e acquistare. Prevede l'indicazione del prezzo, che può essere pagato contestualmente all'esecuzione (closing), soggetto ad aggiustamenti (locked box) o differito a garanzia degli obblighi del venditore. Possono essere utilizzati meccanismi come il deposito a garanzia (escrow) o l'earn-out. Sono inserite condizioni sospensive, da verificarsi entro un certo termine, come l'ottenimento del consenso all'operazione da parte di controparti contrattuali o l'esecuzione di lavori. Durante il periodo interinale, il venditore ha l'obbligo di condurre l'attività in ordinary course of business.
Dichiarazioni, Garanzie e Indennizzi
Le dichiarazioni e garanzie sono limitate nel tempo, ad esempio 24, 36 o 48 mesi, o sino allo scadere del sottostante periodo di prescrizione per materie come la proprietà delle azioni o quote, aspetti fiscali, lavoristici e ambientali. Vengono stabiliti limiti come cap, de minimis e franchigia, oltre a eventuali special indemnities. Si disciplina la gestione di eventuali claim di terzi da parte di acquirente e venditore. È previsto l'impegno di non concorrenza del venditore, nonché la definizione della legge applicabile, del foro competente o dell'arbitrato.
L'esecuzione prevede l'atto notarile di compravendita, la girata azionaria o il transfert. Si effettua lo scarico di responsabilità verso gli amministratori dimissionari. L'assemblea della società target nomina nuovi amministratori o sindaci e adotta un nuovo testo di statuto sociale. Avviene il pagamento del prezzo e la sottoscrizione di eventuali contratti di escrow.
Infine, può essere prevista la sottoscrizione di patti parasociali, che regolano aspetti di governance come la nomina degli amministratori e i quorum elevati per il consiglio di amministrazione o l'assemblea. Vengono introdotte clausole come drag along e tag along, nonché opzioni put e call.
L'avv. Federico Gioffrè (Studio Legale Nunziante Magrone) è un esperto in diritto commerciale, societario e M&A. La sua esperienza copre un'ampia gamma di operazioni, tra cui compravendite di partecipazioni e aziende e operazioni straordinarie. Assiste clienti italiani e internazionali in tutte le fasi del processo di acquisizione, dalla due diligence alla negoziazione e finalizzazione degli accordi di M&A. Ha collaborato con primari studi legali italiani e internazionali, acquisendo competenze e prospettive globali. Nel 2014 ha conseguito un Master of Laws presso la University of Pennsylvania.
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