Pubblicato in Gazzetta il DPCM 27 settembre 2023 che delinea i flussi di ingresso per i lavoratori stranieri in Italia per il triennio 2023-2025.
Il decreto prevede una quota totale di 452.000 ingressi nel triennio, a fronte di una domanda rilevata di 833.000 unità.
La suddivisione annuale degli ingressi è programmata come segue:
Tra le nuove professionalità incluse nel decreto, elettricisti e idraulici saranno tra le figure professionali richieste. Inoltre, è stata riassegnata una quota specifica per i lavoratori nei settori dell'assistenza familiare e socio-sanitaria. Si nota anche un'alta richiesta di lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca, pertanto questi settori sono stati inclusi.
Per quanto riguarda il lavoro autonomo e subordinato non stagionale, i settori confermati sono l'autotrasporto merci per conto terzi, l'edilizia, il turismo-alberghiero, la meccanica, le telecomunicazioni, l'alimentare e la cantieristica navale.
Per il lavoro subordinato stagionale, i settori confermati sono l'agricoltura e il turistico-alberghiero. All'interno delle quote previste per l'agricoltura e per il turismo, sono riservate specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che stipulano accordi per facilitare la migrazione regolare e combattere la migrazione irregolare.
Le domande di nulla osta all'ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, devono essere presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. Queste organizzazioni hanno il compito di supervisionare l'intero processo di assunzione dei lavoratori fino alla firma effettiva dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie.
Il decreto Indica, inoltre, il calendario delle domande da parte dei datori di lavoro. Per le quote del 2023, potranno essere inviate:
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