Come sappiamo l'esame di avvocato è solo orale in questa "fase emergenziale", ed è doppio.
Per chi deve superare il secondo orale sono stati appena pubblicati i criteri di valutazione da parte del Ministero della Giustizia.
Per aiutarci ad affrontare la prova, Mister Lex ha chiesto consiglio all'avv. Luigi Viola, direttore della Scuola di Diritto Avanzato e docente del corso di preparazione all'esame di avvocato.
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L’esame di avvocato continua con il regime c.d. emergenziale anche per il c.d. Secondo Orale.
La sostituzione dei tre elaborati scritti con unica Prima Prova, in forma orale, e la diversa articolazione delle materie oggetto della Seconda Prova conducono ... a escludere la necessità di richiamo, in occasione della Seconda Prova, alle risultanze della Prima Prova.
Con verbale n. 6 del 27 maggio 2022, la Commissione Centrale per l’esame di abilitazione forense ha deliberato di determinare i criteri per la valutazione dei candidati ammessi alla Seconda Prova di esame (vedi qui sotto l'avviso del MInistero della giustizia).
La Commissione Centrale conferma i criteri di valutazione normativamente previsti, che qui pertanto si ripropongono:
Ai criteri sopra indicati va aggiunta la dimostrazione di possedere, da parte dei candidati, capacità di sintesi, mentre si ribadisce, infine, la necessaria conoscenza, da parte degli aspiranti avvocati, dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.
Considerazioni
Sua), vale la pena ricordare che:
Sub), si deve ricordare che il caso impone una soluzione per definizione,; pertanto, non è ammissibile una soluzione aperta: va indicata una soluzione pro veritate, salvo esigenze difensive emergenti dal caso proposto in modo esplicito o implicito.
La soluzione va dimostrata: bisogna spiegare perché il fatto narrato (elemento noto) viene qualificato con certe disposizioni (elemento ignoto).
Schematicamente, la soluzione S consiste nel mandare il fatto F all’interno del diritto D; in pratica S: F --> D
La correttezza della dimostrazione risiede nell’esatta applicazione della legge.
La giurisprudenza va citata per meglio inquadrare e trovare conferma della correttezza di quanto enunciato come soluzione.
Su c), si deve precisare che, ain fini della risposta ad una domanda della commissione, bisogna dimostrare di conoscere i fondamenti teorici, ciò vuol dire in particolare ratio della legge, oltre che testo (è consigliabile anche l’analisi della collocazione sistematica).
Su d), si comprende che è preferibile anche fare qualche collegamento interdisciplinare; le materie con le quali è preferibile collegarsi sono: diritto costituzionale e dell’unione europea, diritto processuale (civile o penale o amministrativo).
Su e), si evidenzia che non basta dire le cose corrette, ma bisogna convincere e spiegare; ciò conferma la necessità di una dimostrazione della correttezza del ragionamento svolto. Ogni frase va accompagnata dalla spiegazione.
Sui criteri di sintesi va detto questo: non vuol dire rinunciare all’pprofondimento, ma riuscire ad essere esaustivi in poche parole; la tecnica consigliabile è quella della schematicità: questa può assicurare approfondimento, in uno con la sinteticità.
Riflessioni
Non va sottovalutato il punto b) in quanto legittima la Commissione a sottoporre al candidato un caso, così da scrutinare la sua capacità di soluzione.
Solitamente, la preparazione per una prova orale si basa sullo studio manualistico che è, per definizione, teorico, cioè senza casi da esaminare; diversamente, questo Secondo Orale pretende - o comunque facoltizza la commissione - a porre un problema giuridico: la soluzione consisterà nell’individuare la disposizione specifica o complesso di disposizioni applicabili (S : F --> D).
Ne segue che lo studio non potrà, questa volta, essere solo teorico, ma andrà -salvo novelle o precisazioni ministeriali - accompagnato all’esame di casi o comunque allo sviluppo di una forma mentis ‘risolutiva’ (soprattutto sul piano processuale).
Utilità
Si ritiene utile evidenziare che, in occasione della sessione di esami 2020-2021 (con verbale n. 5 del 16.9.2021), era stato precisato quanto segue:
<<il riferimento di cui all’articolo 1, comma 2, DL 31/2021 alle norme previgenti, per quanto non espressamente regolato, consente integrale conferma delle pregresse determinazioni adottate dalla Commissione in ordine all’originario schema, da ultimo con le deliberazioni relative alla sessione 2019 di cui al documento 10 luglio 2020, fatto salvo quanto non compatibile con la innovata disciplina; il documento del 10.7.2020 definiva i seguenti criteri da adottare per la valutazione delle prove orali:
In occasione della stessa sessione, la Corte di Appello di Milano, nel verbale del 16.9.2021, precisò:
<< Riguardo alle materie di esame si precisa che costituirà limite alla proposizione delle domande il programma ministeriale degli insegnamenti universitari. A tal proposito si evidenzia che:
Avvocato - Sessione d'esame 2021 - Scheda di sintesi
Avviso 15 giugno 2022
Con verbale n. 6 del 27 maggio 2022, la Commissione Centrale delibera di determinare i criteri per la valutazione dei candidati ammessi alla Seconda Prova di esame.
COMMISSIONE CENTRALE ESAMI ISCRIZIONE ALBI AVVOCATI – ANNO 2021
INDICAZIONE DEI CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI CANDIDATI AMMESSI ALLA SECONDA PROVA ORALE
AI SENSI DEL DECRETO LEGGE 13 MARZO 2021 N. 31, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 15 APRILE 2021 N. 50
La Commissione Centrale, composta dai Signori
avv. Accursio GALLO Presidente
dott. Giuseppe SALME’ Componente titolare
avv. Massimo VINCENTI Componente titolare
prof. Mauro CATENACCI Componente titolare
avv. Daniele CUTOLO Componente supplente
Visti
Richiamate
Dato atto
Tanto premesso,
la Commissione Centrale, all’unanimità dei componenti, provvede all’indicazione dei criteri di valutazione dei candidati ammessi alla Seconda Prova, come segue.
Si richiama, inoltre, l’osservanza delle pertinenti previsioni dell’articolo 4 del D.L. 13 marzo 2021 n. 31, nonché dell’art. 6, comma 6, del D.M. 11 novembre 2021.