La raffigurazione della bilancia come simbolo della giustizia trova le sue origini nell'epoca degli antichi Greci, rappresentando l'equilibrio e l'imparzialità. Questo simbolo potente è stato successivamente adottato dai Romani e ha trovato una profonda risonanza nelle tradizioni cristiane.
Nel cuore nel dipinto "Giudizio Universale" di van der Weyden, l'Arcangelo Michele si erge come il bilanciere delle anime, situato al di sotto della maestosa figura del Cristo giudice. Con una bilancia in mano, Michele soppesa le anime dei buoni e dei cattivi, delineando il loro destino eterno nel giorno del giudizio.
L'opera, datato intorno al 1440, è un estratto dal Polittico del Giudizio Universale, ci mostra la maestria con cui van der Weyden ha catturato l'essenza del divino e l'imperativo morale della giustizia.