Lo Stato, per raggiungere i propri scopi, vara una bella legge.
Ma approvarla non basta, la vera sfida è applicarla.
E questo diventa ancora più difficile in un Paese come l'Italia, che soffre di una sovrapproduzione normativa.
Il problema è atavico. Ne parlava già Zanardelli, padre del codice penale del 1889.
Il grande giurista disse:
L'Italia è un paese dalle mille leggi,
temperate dalla loro generale inosservanza.
Anche oggi, purtroppo, le cose non sembrano molto cambiate.
Il problema principale di questa tolleranza è che finisce per attribuire un potere abnorme ai titolari delle funzioni di controllo.
Chi pesca il 2 di picche, venendo sorteggiato per un controllo, rischia di pagare per tutti.
Disapplicare continuamente le leggi significa, in definitiva, seminare il germe della corruzione e dell'abuso di potere.
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