Legge di bilancio 2025 pubblicata in Gazzetta. Ecco le novità

Articolo del 02/01/2025

Pubblicata in Gazzetta la Legge di bilancio 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 (Legge 30 dicembre 2024 n. 207).

La Legge è composta da 21 articoli ma, secondo una pessima tecnica legislativa ormai consolidata negli ultimi anni, presenta l'articolo 1 composto da ben 908 commi.

La manovra ammonta complessivamente a circa 30 miliardi di euro nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.

Considerando il nuovo quadro di regole europee e il contesto economico influenzato dall'incertezza globale legata al proseguimento del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, le misure si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

Sono stanziate risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale, per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità.

Ecco le principali misure della manovra:

Riforma IRPEF

Si rende strutturale la rimodulazione delle aliquote IRPEF su tre scaglioni:

  • Fino a 28.000 euro: 23%;
  • Da 28.001 a 50.000 euro: 35%;
  • Oltre 50.000 euro: 43%.

Alla luce di queste novità, un lavoratore con un reddito di 25.000 euro beneficerà di un contributo di 1.000 euro nel 2025, mentre chi guadagna 35.000 euro riceverà un contributo ridotto a circa 500 euro.

Taglio del cuneo fiscale

La legge conferma un sistema di detrazioni decrescenti per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro e introduce un contributo fisso di 1.000 euro per i redditi compresi tra 20.000 e 32.000 euro. Per i redditi superiori, il contributo decresce progressivamente fino ad azzerarsi alla soglia dei 40.000 euro.

Rinnovo dei contratti

Il Governo stanzia le risorse per finanziare le procedure di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027.

Sanità

Si incrementano le risorse per finanziare il rinnovo dei contratti nel settore sanitario. In particolare, nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del PIL nominale.
Dal 2025, gli straordinari degli infermieri saranno tassati con un’aliquota agevolata del 5%. Questo incentivo riconosce l’impegno del personale sanitario, particolarmente provato durante la pandemia. Questo intervento non solo riconosce il sacrificio del personale sanitario, ma incentiva la loro permanenza in un settore cruciale per il benessere collettivo.
Previsti fondi per promuovere la prevenzione del tumore al polmone nelle donne e per migliorare il supporto psicologico nelle scuole, contrastando il disagio mentale tra i giovani.

Supporto alle famiglie e bonus nascite

L’indennità per congedo parentale viene aumentata all’80% della retribuzione per un mese aggiuntivo, fruibile entro il sesto anno di vita del bambino. Questa misura si applica sia ai lavoratori dipendenti che agli adottanti.
Introdotta una "Carta per i nuovi nati" che contributo una tantum di 1.000 euro ai genitori con ISEE entro i 40.000 euro,  per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025. La Carta contribuirà concretamente alle spese immediate, come l'acquisto di pannolini e articoli per l'infanzia, promuovendo la natalità in un contesto di calo demografico.
Rafforzato il bonus asili nido, prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE.
Rifinanziata per il 2025 la carta “Dedicata a te”, nella misura di 500 milioni. Nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico: più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

Lavoro e imprese

Le imprese che reinvestono almeno il 30% degli utili in nuove assunzioni e investimenti produttivi beneficeranno di una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20%.
Prorogati fino al 2027 gli incentivi fiscali per le nuove assunzioni di personale dipendente, con particolare attenzione ai giovani e alle categorie svantaggiate.
Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, estesi anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027.
Confermata la decontribuzione per le imprese nelle Zone economiche speciali (ZES) e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
Oltre alla conferma dei fringe benefit per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che trasferiscono la residenza di oltre 100 chilometri.
Si conferma, per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori.

Contributo unificato

La manovra inizialmente prevedeva una “barriera blocca-processi” che consisteva in una nuova ipotesi di estinzione del processo per il mancato pagamento totale o parziale del contributo unificato. Tuttavia la norma, nella nuova formulazione frutto di un accordo fra Ministero della Giustizia e CNF, oggi prevede la corresponsione di un modico acconto pari a 43 euro per evitare la estinzione del processo in caso di mancato pagamento del tributo.

Bonus edilizi

Dal 2025, le aliquote di detrazione per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica degli edifici subiranno una graduale riduzione:

  • 50% per le spese relative all’abitazione principale sostenute nel 2025;
  • 36% per le spese sostenute per immobili diversi dall’abitazione principale;
  • Ulteriore riduzione al 30% per le spese effettuate nel 2026 e 2027.

Bonus elettrodomestici

Contributi fino a 200 euro per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con incentivi maggiorati per famiglie a basso reddito (ISEE sotto 25.000 euro).

Pensioni

Confermate le misure della Legge di bilancio 2024 e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che, pur in età pensionabile, mantengono l’impiego.
I lavoratori aderenti al sistema contributivo potranno accedere alla pensione anticipata a 64 anni, purché l’assegno previdenziale sia pari ad almeno tre volte il trattamento minimo INPS. Questa misura punta a incentivare l’adesione alla previdenza complementare.

Scuola ed educazione

Istituito un fondo specifico, destinato ai bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni, per coprire i costi delle attività extrascolastiche. La misura è riservata alle famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro e mira a garantire pari opportunità nell’accesso ad attività sportive, artistiche e culturali, spesso inaccessibili per le fasce più deboli.
Previsto uno stanziamento di 10,5 milioni di euro distribuiti in tre anni, per rafforzare il ruolo degli oratori come centri di aggregazione giovanile, in particolare nelle piccole comunità, sostenendo attività educative e sociali.
Tra le misure di welfare scolastico, spiccano i fondi destinati a garantire pasti nutrienti agli studenti in difficoltà economiche e al potenziamento del supporto psicologico nelle scuole, per contrastare il crescente disagio mentale tra i giovani.

Banche

Introdotto un contributo straordinario a carico degli istituti bancari, volto a finanziare alcune delle misure previste nella manovra. Questo prelievo, stimato in circa 3,5 miliardi di euro, mira a reperire risorse per interventi in ambiti quali il taglio dell'IRES per le imprese che reinvestono gli utili in nuove assunzioni e investimenti produttivi.

Infrastrutture

Rifinanziato il progetto del Ponte sullo Stretto con un investimento di 3,8 miliardi di euro, come simbolo di rilancio economico per il Sud.
Un miliardo di euro è destinato al potenziamento della linea Torino-Lione e 1,096 miliardi al miglioramento della rete ferroviaria nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Importanti risorse sono dedicate anche alle infrastrutture idriche per affrontare siccità e dispersione.

Criptovalute

Inizialmente, il disegno di legge prevedeva un aumento significativo dell'aliquota sulle plusvalenze derivanti da criptovalute, portandola dal 26% al 42% per importi superiori a 2.000 euro. Tuttavia, a seguito di critiche da parte del settore e di discussioni interne alla maggioranza di governo, è stato deciso di ridurre l'entità dell'aumento. Attualmente, l'aliquota rimarrà al 26% per il 2025, con un incremento al 30% previsto a partire dal 2026. Questa misura mira a regolamentare un settore in rapida espansione, garantendo maggiore trasparenza fiscale senza scoraggiare gli investitori. 

Rendite Catastali

La legge prevede una revisione delle rendite catastali per gli immobili che hanno beneficiato di interventi di ristrutturazione edilizia, in particolare quelli realizzati con il Superbonus. L'obiettivo è aggiornare il valore catastale degli immobili in base alle migliorie apportate, assicurando una maggiore equità fiscale e adeguando le imposte al reale valore degli immobili ristrutturati.

Web Tax

La normativa introduce modifiche alla web tax, l'imposta sui servizi digitali. Inizialmente, era prevista l'eliminazione delle soglie di ricavo minimo, ampliando la platea dei soggetti obbligati al pagamento dell'imposta del 3% sui ricavi derivanti da servizi digitali forniti in Italia. Tuttavia, a seguito di emendamenti approvati in Commissione Bilancio della Camera, sono state reintrodotte le soglie precedenti: 750 milioni di euro di ricavi totali e almeno 5,5 milioni di euro di ricavi realizzati in Italia. Questa misura mira a garantire un'equa contribuzione fiscale da parte dei colossi del web operanti nel paese, senza gravare sulle piccole e medie imprese.


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LEGGE 30 dicembre 2024, n. 207 

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.

(GU n.305 del 31-12-2024 - Suppl. Ordinario n. 43)

>> IL TESTO INTEGRALE

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