Promulgata la legge recante "Benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale".
Il provvedimento che nasce con l’intento di offrire una forma di solidarietà concreta alle famiglie delle vittime di tragedie infrastrutturali, come quella del crollo del Ponte Morandi.
Nonostante l’approvazione parlamentare a larga maggioranza, il testo ha sollevato numerose perplessità giuridiche e costituzionali, espresse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera di richiamo allegata all'atto di promulgazione.
La legge si compone di nove articoli. Tra le disposizioni principali:
Art. 1: riconosce, in coerenza con il principio solidaristico dell'art. 2 Cost., benefici economici in favore dei familiari delle vittime di cedimenti di infrastrutture stradali o autostradali "di rilievo nazionale".
Art. 2: istituisce presso il Ministero delle Infrastrutture un fondo di solidarietà pari a 7 milioni di euro per il 2025 e 1,5 milioni annui dal 2026, destinato all'erogazione di elargizioni speciali. L'ordine di priorità per l'accesso al beneficio è il seguente: a) coniuge superstite e figli a carico; b) figli (in mancanza del coniuge); c) parte dell’unione civile o convivente di fatto; d) genitori; e) fratelli/sorelle conviventi a carico; f) altri parenti o affini fiscalmente a carico; g) fratelli/sorelle non conviventi.
È inoltre prevista la possibilità di misure di sostegno al reddito.
Art. 3: definisce i soggetti beneficiari: familiari delle vittime e soggetti con invalidità permanente superiore al 50%. Sono esclusi coloro che abbiano concorso alla produzione dell'evento dannoso o al reato connesso.
Art. 4: demanda a decreti del Presidente del Consiglio l’individuazione degli eventi dannosi rilevanti ai fini della legge e dei soggetti aventi diritto.
Art. 5: riconosce il diritto al collocamento obbligatorio per i beneficiari.
Art. 6: stanzia 100.000 euro annui per borse di studio esenti da imposte destinate agli orfani delle vittime.
Art. 7: consente la concessione della cittadinanza italiana con requisiti ridotti (5 anni di residenza) a familiari stranieri delle vittime regolarmente residenti.
Nel promulgare la legge, Mattarella ha riconosciuto la portata solidaristica del provvedimento, ma ha ritenuto necessario evidenziare criticità di rilievo costituzionale:
Ambito applicativo discriminatorio:
La legge limita i benefici ai soli casi di crolli su infrastrutture "di rilievo nazionale", escludendo eventi analoghi che coinvolgano strutture comunali, provinciali o di altro genere (es. scuole, ospedali, stadi).
Tale esclusione, secondo Mattarella, viola il principio di eguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione.
Trattamento diseguale delle famiglie:
L'articolo 2, comma 4, colloca il convivente stabile o la parte dell'unione civile al terzo posto nella graduatoria dei beneficiari, dopo coniuge e figli.
Tale posizione risulta discriminatoria, alla luce della giurisprudenza costituzionale che impone la parità di trattamento tra coniugi, uniti civilmente e conviventi.
In particolare, viene stigmatizzata la previsione che l'equiparazione al coniuge del convivente sia ammessa solo in presenza di figli minori, escludendo così i conviventi senza prole.
Delega eccessiva a fonti secondarie:
La legge rinvia a DPCM l’individuazione di eventi e beneficiari, senza definire criteri chiari nella norma primaria.
Tale delega è ritenuta eccessivamente ampia e contraria al principio di legalità, secondo la giurisprudenza costituzionale.
Copertura finanziaria insufficiente:
La limitata dotazione del fondo rischia di generare scelte arbitrarie nell'erogazione dei benefici, aggravando le diseguaglianze.
La Legge Morandi è un segnale importante di attenzione alle vittime delle tragedie infrastrutturali, ma il Parlamento e il Governo sono chiamati a valutare gli eventuali interventi integrativi e correttivi alla luce dei rilievi del Presidente dellla Repubblica.
Pur con tutte le buone intenzioni, non è sufficiente redigere una legge, ma è necessario scriverla bene, in modo chiaro e rispettoso della Costituzione.
Documenti correlati: