Pandoro Pink Christmas, Antitrust sanziona società riconducibili a Chiara Ferragni e Balocco Spa

Articolo del 18/12/2023

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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con un provvedimento del 14 dicembre 2023, ha imposto severe sanzioni a Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., collegate a Chiara Ferragni, e a Balocco S.p.A. Industria Dolciaria per pratica commerciale scorretta. Le prime due sono state sanzionate rispettivamente per 400 mila euro e 675 mila euro, mentre Balocco per 420 mila euro.

Il provvedimento deriva dalla promozione ingannevole del "Pandoro Pink Christmas", le cui vendite erano erroneamente legate a una donazione per l'Ospedale Regina Margherita di Torino, una donazione già effettuata in precedenza da Balocco.

L’Antitrust ha identificato diverse condotte scorrette: nel comunicato stampa, si suggeriva che il prezzo maggiorato del pandoro "griffato" Ferragni, rispetto a un pandoro standard, fosse giustificato dal contributo alla donazione. Inoltre, le informazioni sul cartiglio dei pandori e i post sui canali social di Ferragni inducevano i consumatori a credere che l'acquisto del prodotto contribuisse alla donazione e che Ferragni stessa partecipasse direttamente a questa iniziativa.

Queste pratiche sono state giudicate scorrette per aver limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori, sfruttando la loro sensibilità verso iniziative benefiche, in particolare quelle a sostegno di bambini con gravi malattie. Questo viola il dovere di diligenza professionale previsto dall'articolo 20 del Codice del Consumo e integra una pratica commerciale scorretta secondo gli articoli 21 e 22 dello stesso codice.

Il provvedimento evidenzia che l’iniziativa era principalmente una strategia di marketing volta a riposizionare il Pandoro Balocco sul mercato. Nonostante le affermazioni nel comunicato stampa e altri messaggi pubblicitari, la donazione all'Ospedale era già stata effettuata da Balocco e non era legata alle vendite del pandoro. Ciò è aggravato dal fatto che il prezzo del pandoro "griffato" suggeriva ingannevolmente un contributo alla donazione.


Il testo del provvedimento:

 

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