L’esclusività del processo penale telematico, che era prevista a partire dal 1° gennaio 2024, è stata posticipata di un anno.
È quanto deciso dal tavolo di lavoro presieduto dal viceministro Francesco Paolo Sisto che ha accolto la proposta formulata da Cnf e altre associazioni forensi di prevedere anche per il prossimo anno un doppio binario per il deposito degli atti: il deposito tramite il portale telematico sarà affiancato dal deposito via posta elettronica certificata (PEC).
Il Consiglio Nazionale Forense (CNF), ha espresso soddisfazione per questa decisione. Il Presidente Francesco Greco sottolinea che l'avvocatura non è contraria al processo penale telematico, ma insiste sulla necessità di garantire l'efficienza del sistema. Il CNF evidenzia che, nonostante i benefici del processo telematico, il portale presenta ancora aspetti problematici. Pertanto, hanno richiesto un ulteriore periodo di rodaggio fino al 31 dicembre 2024, durante il quale gli avvocati possono continuare a depositare gli atti anche tramite PEC.
Anche l'Unione delle Camere Penali Italiane ha manifestato la sua soddisfazione per l'esito del tavolo di lavoro. La Giunta dell'Unione sottolinea il valore del lavoro congiunto, volto alla redazione del Regolamento ex art. 87 del d.lgs. 150/2022, attualmente in fase di pubblicazione.
Il lavoro svolto ha incluso riunioni settimanali, iniziate a ottobre, con la partecipazione di dirigenti delle direzioni ministeriali, UCPI, CNF, OCF e AIGA. L'obiettivo è stato quello di superare le criticità del sistema e accogliere i suggerimenti dei penalisti italiani, condivisi dalla magistratura e dal personale delle cancellerie. Questo accordo sottolinea la necessità di un'implementazione graduale e prudente della riforma, per testare l'efficienza dei sistemi e assicurare un'adeguata formazione per tutti gli operatori del settore. Fino al 31 dicembre 2024, quindi, saranno mantenute tutte le modalità attuali di deposito degli atti.