Previdenza forense, nuove regole in vigore dal 2025

Articolo del 04/10/2024

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A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore il sistema di calcolo contributivo “pro rata” per le prestazioni pensionistiche degli avvocati.

È quanto previsto dalla Riforma Previdenziale di Cassa Forense che ha chiuso il suo iter con l’approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti della delibera del Comitato dei Delegati del 23 maggio 2024.

Passaggio al Sistema Contributivo

Il nuovo sistema prevede per gli attuali iscritti un calcolo pensionistico misto:

  • Prima quota: calcolata con il sistema retributivo vigente per le anzianità contributive fino al 31 dicembre 2024.
  • Seconda quota: calcolata con il sistema contributivo per le anzianità successive al 2024.

Per gli iscritti a partire dal 1° gennaio 2025, la pensione sarà calcolata esclusivamente con il sistema contributivo, dando diritto alla “pensione unica di vecchiaia contributiva”.

Requisiti per il Diritto alla Prestazione

Per i professionisti già iscritti e soggetti al regime di calcolo misto, i requisiti per il diritto a pensione rimangono invariati.

Per coloro a cui si applica il regime di calcolo integralmente contributivo, la pensione potrà essere ottenuta:

  • All'età di 70 anni con almeno 5 anni di contributi versati.
  • All'età di 65 anni con almeno 35 anni di contributi versati e un importo alla decorrenza almeno pari al trattamento minimo vigente nell’anno.

Riduzione dei Contributi Minimi

Nel 2025, il contributo minimo soggettivo sarà di € 2.750,00, mentre il contributo minimo integrativo sarà di € 350,00. Nel 2024, tali contributi erano rispettivamente di € 3.355,00 e € 850,00.

Agevolazioni per i Giovani Iscritti

Gli iscritti di età inferiore ai 35 anni verseranno per i primi 6 anni la metà del contributo soggettivo e integrativo minimi. Questo versamento ridotto comporta il riconoscimento dell’intero anno ai fini del diritto alle prestazioni.

Revisione delle Aliquote Contributive

Il contributo soggettivo subirà le seguenti variazioni:

  • 16% per il 2025
  • 17% nel 2026
  • 18% a partire dal 2027

Il tetto reddituale per il 2025 sarà pari a € 130.000, oltre il quale continuerà ad essere dovuto il contributo del 3%. Inoltre, il versamento della prima rata è stato posticipato al 30 settembre, unificandolo con il termine previsto per la presentazione del Modello 5.

Pensionati Attivi

Per i pensionati di vecchiaia che proseguono l’attività lavorativa, l'aliquota contributiva aumenta al 12% del reddito professionale netto ai fini IRPEF. A fronte di questo incremento, viene reintrodotta la possibilità di ottenere supplementi triennali di pensione, con il riconoscimento, per la determinazione del montante, della metà del contributo versato.

Contribuzione Modulare Volontaria

La percentuale della contribuzione modulare volontaria massima sale dal 10% al 20% del reddito netto professionale entro il tetto reddituale. Questo istituto permette, su base volontaria e con piena deducibilità per i professionisti non aderenti al regime forfetario, di migliorare le prestazioni pensionistiche.

Altre Novità

  • Integrazione al Minimo: L’importo del trattamento minimo sarà adeguato in coerenza con la riduzione del contributo minimo. Sarà di € 12.500 tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2026, € 11.400 nel successivo biennio e € 10.250 a partire dal 2029, con rivalutazione dell'importo dal 2030.
  • Regolarizzazione Spontanea: In caso di regolarizzazione spontanea, le sanzioni saranno ridotte del 60% anziché dell’attuale 50%.
  • Rateazioni più Flessibili: Chi ha in corso una rateazione, se in regola con i versamenti, potrà richiederne una seconda. La richiesta di rateazione per debiti superiori a € 10.000,00 potrà estendersi fino a 6 anni invece degli attuali 5.

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