La questione che poniamo è tanto semplice quanto profonda: siamo prima di tutto uomini o avvocati?
Un avvocato non smette di esserlo al termine di un'udienza o al di fuori del proprio studio. Tuttavia, se non ci distacchiamo mai dal nostro ruolo professionale, rischiamo di essere percepiti come persone pedanti e noiose.
Nel nostro ruolo, ci confrontiamo con complesse questioni deontologiche, bilanciando gli interessi dei clienti con i principi morali. In tribunale, difendiamo i diritti dei nostri assistiti, ma al di fuori di esso, dobbiamo confrontarci con la nostra coscienza.
Quindi, siamo uomini o avvocati? La risposta è che siamo entrambi. Come avvocati, difendiamo gli altri; come uomini, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi etici. In entrambi i ruoli, la nostra missione è quella di essere custodi della giustizia, in tutte le sue forme.