La Digital Forensics è una branca delle scienze forensi che si concentra sul recupero e sull’indagine di materiali rinvenuti in dispositivi digitali.
Il termine è stato usato inizialmente come sinonimo di informatica forense per poi estendersi su qualsiasi dispositivo in grado di memorizzare dati digitali.
Inizialmente nota nei primi anni ’90 del secolo scorso la digital forensics si è poi affermata come il processo di identificazione, conservazione, analisi e documentazione delle prove digitali, coinvolgendo un numero sempre maggiore di professionisti in ragione del continuo sviluppo della tecnologia e dell’importanza che la tecnologia ha in molti aspetti della vita quotidiana e della necessità di dover ricercare elementi di prova di reati nei tanti dispositivi digitali a disposizione di ognuno di noi.
La disciplina ha mosso i suoi primi passi negli Stati Uniti d’America, Paese di origine dell’autore di questo volume di cui si propone la recensione, Harren H. Hayes, considerato uno dei maggiori esperti della digital forensics e che si divide fra le attività accademiche e le attività operative nel campo delle indagini informatiche.
Dopo una parte iniziale nella quale l’Autore spiega l’importanza della Digital Forensics e le competenze richieste ad un professionista di Digital Forensics, prima fra tutte la necessità di formazione continua e della riservatezza sulle attività di indagine, l’Autore si addentra nella parte specifica che si sviluppa attraverso diversi capitoli: dall’analisi di un sistema Windows e dell’hardware ai requisiti di un laboratorio ed alla sua gestione, dalla network e dalla mobile forensics per poi arrivare all’analisi di un computer Mac e alla IoT Forensics.
Molto interessante la parte dedicata alla illustrazione di specifici casi di studio, da “Silk Road” alle evidenze digitali analizzate nel processo a Zacharias Mossuaui, l’unico terrorista dell’attentato alle Torri Gemelle che è stato possibile processare.
Questa edizione italiana del volume si conclude, infine. con una importante appendice, a cura di Gabriele Faggioli (coautore, con Andrea Ghirardini, del primo volume sulla Digital Forensics in lingua italiana) che, partendo dall’analisi della normativa applicabile in Italia alla digital forensics, presenta una panoramica della materia nel nostro Paese e della sua valenza processuale in sede civile, penale e giuslavoristica: valenza processuale sempre più importante stante, come detto, la diffusione massiva delle moderne tecnologie in ogni attività della vita quotidiana.
Un manuale pratico, dedicato a chi vuole muovere i primi passi in questa disciplina e che, per permettere al lettore di autovalutare il proprio livello di apprendimento presenta, alla conclusione di ogni capitolo, delle domande a risposta aperta e a risposta multipla, proponendo altresì progetti di analisi forense e la creazione di appositi tutorial.
Un’opera notevole, rivolta principalmente a tutti coloro che per studio, ma ancora di più per formarsi al fine di intraprendere una specifica attività sul campo, vogliono comprendere la materia fin nei minimi particolari, ma la lettura è consigliata anche ad avvocati e a tutti quei professionisti che, per le loro attività, hanno bisogno di comprendere le modalità attraverso le quali avviene la raccolta, la conservazione e la presentazione delle evidenze digitali in Tribunale.
Poiché non occorrono particolari conoscenze pregresse per la comprensione del testo, la lettura è consigliata anche a chi vuole partire dall’ABC della materia, in questo caso, tuttavia, ci permettiamo di consigliare la lettura del volume partendo dall’appendice A curata da Gabriele Faggioli per poi passare alla parte specificamente più tecnica degli altri capitoli del volume.
Qui i riferimenti del volume:
Digital Forensics (Edizione Italiana)
Autore: Darren R. Hayes
Editore: APOGEO
ISBN: 978-88-503-3425-4
Pagine 624
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